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Corro per sentirmi.
Accezione riflessiva del vero sentire.
Non per sentirmi in qualche modo particolare, ma per ritornare a sentire me stessa.
Non sono certo la prima ad affermare che lo sport è terapeutico, ma sono sicura che ogni persona che pratica sport abbia la sua personale motivazione.
Per quanto mi riguarda ho dovuto faticare, soprattutto per superare un empasse durata più o meno 5 anni (e 8kg), per accettare e superare la frustrazione dei primi tempi, per combattere la pigrizia...
Sono passati 5 anni dall'ultima volta che mi sono impegnata nel prendermi cura del mio fisico e sono sincera nel dire che ho iniziato a correre per una mera motivazione estetica: allo specchio non vedevo più me stessa, ma la versione grassa, triste e bitorzoluta di quella che sono sempre stata.
Insomma, qualche mese fa, in un momento di profonda illuminazione, ho osservato il mio riflesso nello specchio e mi sono detta: "Mo' basta!”, prendo le mie scarpette rosa fluo, vado a correre!
Prima uscita: epic fail. Morta dopo 20 minuti di sgambata
Ecco, la vecchia me avrebbe trovato una serie di scuse (divise per categoria e in ordine alfabetico) per evitare i successivi appuntamenti con le scarpette rosa, scuse tendenzialmente plausibili, buone a scaricare la coscienza. Mi sono accorta che è difficile essere costante nel scegliere di impiegare delle ore del proprio tempo libero per andare incontro alla fatica.
Avanti veloce 3 mesi…non riesco più a saltare un appuntamento, addirittura mi capita di andare oltre il mio obiettivo settimanale (3 uscite 45+30+30 minuti), semplicemente perché mi fa stare bene. L’adrenalina, la sensazione che il mio corpo stia rispondendo alle sfide a cui di volta in volta lo sottopongo, i muscoli indolenziti prima dello stretching… Tutto questo mi fa stare bene, mi fa sentire viva e diciamocelo certi giorni mi fa sentire proprio figa! XD
Happy running y’all!
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