giovedì 18 giugno 2015

Felicità, cambiamento, felicità

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Mi sento sempre più circondata da persone che mi vogliono cambiare.
E mi chiedo, sono io che non vado? O sono loro che hanno paura di me, della persona che sto diventando?
Non credo di scoprire l'acqua calda dicendo che tra le cose che più spaventano gli esseri umani ci sono il cambiamento e la verità.
Non a tutti piace essere messi di fronte alla verità. Ci piace guardare la realtà con gli occhialetti rosa delle nostre convinzioni, facendo finta che tutto vada bene; ed ecco che emerge il potere rassicurante della menzogna, che diventa l'unica (disonesta) conferma della nostra visione ideale del mondo, facendoci sentire al sicuro.
Ho provato a cambiare punto di vista, utilizzando come chiave di lettura quella semplice parola intorno alla quale, volenti o nolenti gravitano le nostre vite: felicità e, come ogni medaglia ha due facce, anche la bugia "di difesa", quella "buona" si trasforma immediatamente in un arma distruttiva e devastante.
Spesso non ci riusciamo proprio a sopportare che qualcuno vicino a noi sia felice e ancor meno desideriamo riconoscere gli sforzi di chi ci prova ad esserlo, perché la felicità altrui funziona come uno specchio per la nostra infelicità. La fa spiccare. La rende maledettamente reale.
Ci si fa del male per paura e non solo agli altri, perché in fondo, le bugie più dolorose le raccontiamo prima di tutto a noi stessi.

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