mercoledì 15 luglio 2015

Road to Paolandia

Che poi... La strada... Che simbologia cheap! No?
Anche se ci sono vari modi di intenderla, la strada.
Per me la strada è sterrata, tortuosa, con qualche salita e le conseguenti discese; sicuramente panoramica, tendenzialmente faticosa.
La mia strada è polverosa e fastidiosamente imperfetta; è una strada da percorrere a piedi, con le scarpe sporche e consumate.
Sì, adesso la mia strada è molto faticosa, sento tutta la stanchezza di chi, prima della salita, non ha valutato bene il percorso; ma si tratta di una fatica irrinunciabile: non potevo continuare a camminare su quel falsopiano, indubbiamente comodo, ma così poco reale.
Questa è la mia strada adesso, prima o poi anche questa salita inizierà ad addolcirsi, già sento che le pendenze stanno cambiando. C'è più dolcezza, meno rabbia; discernimento e accettazione di sentimenti impronunciabili, invece che la solita lotta estenuante. 
Delle volte remare contro corrente non ti permette di procedere, si fa una fatica disumana per poi guardarsi intorno e rendersi conto di essere di nuovo allo stesso punto.
E quindi cammino, accetto il dolore, abbraccio la fatica. Non mi fermo.

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